Non c'era più il tempo di pensare ad una risposta. Avrebbe subito potuto
dire che neppure lei avrebbe saputo dirigere il treno, poi che non era tanto
difficile perché c'erano le rotaie e infine che la valigetta non conteneva
niente d'importante, ma non disse niente. Era meglio sorriderle ancora una volta
e andare via in pace. Ma il rancore c'era nell'animo suo ed era male. Saltò
esitante nel vagone. Nel corridoio del vagone era difficile di muoversi, ma con
decisione giovanile il signor Aghios con la valigetta in mano si fece posto ed
arrivò alla prossima finestra che aperse. Il treno in quel momento si mise in
moto.
(Corto Viaggio Sentimentale- Italo Svevo)
11 agosto 2007
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