Morte di un commesso viaggiatore
"Morte di un commesso viaggiatore" uno spettacolo sull'esitenza dell'uomo sulla terra, nella sua città..Uno spettacolo fatto per commuovere, per far ridere e per lasciare ecomunque qualcosa a cui pensare a fine serata. "E' stato fantastico" ho pensato, certo con attimi un pò troppo dilatati qualche caduta di stile...."Ma pur sempre fantastico".
Un vero e proprio elogio alla follia, un parallelismo incrociato tra presente e passato, la paura dell'uomo che non vuole sentirsi dire la verità, una vita passata tra le strade e una vita parallela che non si è vissuta, che si è persa...
Le aspettative di una famiglia, le aspettative di un padre...l'orgoglio che fa chiudere gli occhi, che perdere...
L'invidia per gli altri celata dalla troppa autostima...
Morte di un commesso viaggiatore....morte di un uomo che crede di tenere il mondo in pugno ma alla fine è il mondo che lo stringè a sè, con i suoi problemi, lo stringe fino a farlo scoppaire...
La sottile pazzia di un uomo che fa finta di non vedere, che rimane ancorato al suo passato, ..."ai suoi olmi, alla sua Boston, al figlio che tanto sarebbe dovuto diventare campione sportivo"..
La morte è arrivata prima dentro e poi fuori...morire per sentirsi dire che si è liberi..
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